La partenza è sempre origine di qualcosa. Il tavolo icona zéro è la neutra potenzialità che diventa equilibrio.
Azzera il tempo, purifica il passato, riordina il presente e accenna al futuro, ogni volta che lo guardi.
Ti siedi attorno, ci sali sopra, lo vedi da sotto: qualunque cosa avvenga nei pressi di questo tavolo è l’inizio di un viaggio. Bello o brutto dipende da te. Sempre e comunque. È il tasto Reset: una volta che sai cosa può fare, sarai tu a decidere di premerlo.
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
G. Bruno
La partenza è sempre origine di qualcosa. Il tavolo icona zéro è la neutra potenzialità che diventa equilibrio.
Azzera il tempo, purifica il passato, riordina il presente e accenna al futuro, ogni volta che lo guardi.
Ti siedi attorno, ci sali sopra, lo vedi da sotto: qualunque cosa avvenga nei pressi di questo tavolo è l’inizio di un viaggio. Bello o brutto dipende da te. Sempre e comunque. È il tasto Reset: una volta che sai cosa può fare, sarai tu a decidere di premerlo.
SCIENZA
Numeri e vita sono tutt’uno. Tutto è numero: materia, spazio, tempo, alla fine anche l’arte o la musica.
I numeri generano armonia, e l’armonia apre la mente che, godendone, s’innalza fino all’estasi. È allora che il giudizio si ferma: non c’è bello o brutto, non c’è più o meno, niente è più alto o più basso, chiaro o scuro, buono o cattivo.
Nell’equilibrio perfetto tutto si dispone attorno allo stesso centro, sciogliendo ogni contrasto.
Qualcosa in equilibrio va oltre la qualità: non è positivo e non è negativo. Semplicemente esiste in relazione al resto, quindi è.
icona zéro è il nostro equilibrio, nuova forma del tuo abitare e, forse, del tuo essere.
FILOSOFIA
Razionalismo e misticismo sono le sponde di un fiume nato dalla stessa sorgente: corrono paralleli, negando l’uno i princìpi dell’altro. Due mondi che si fronteggeranno fino al giorno in cui l’inganno si scioglierà, e le due rive torneranno a riunirsi attorno allo stesso lago.
La verità sta nel mezzo, nella corrente che bagna entrambe le sponde, prende dall’una e dall’altra, mischia, ridà ciò che ha preso in un equilibrio che consegna il credere al sapere, ma subito dopo ridà anima all’essere delle cose.
Vedi le immagini, ascolti i suoni, percepisci profumi e sensazioni. La scienza ti dice che sono numeri, tutto è numero, e per questo esiste.
Ma i numeri sono infiniti e nel non-finito riconosci l’illusione dello spazio e del tempo, dove tutto torna possibile. Anche lo spirito, che non è ragione.
ESSENZA
Quando abbiamo iniziato a disegnare, nel 2013, non riuscivamo a capire esattamente cosa stessimo facendo o volessimo fare. Qualche settimana dopo, entrambi abbiamo avuto un’intuizione chiara, inequivocabile: avremmo fatto qualcosa d’importante.
Qualche anno dopo, nel 2020, eravamo finalmente davanti alla struttura definitiva: si concludeva un ciclo o cominciava una nuova era? Fatto sta che avevamo tra le mani l’opera compiuta: stavamo guardando e toccando icona zéro. Avevamo creato un capolavoro, perfetto da qualunque angolazione lo guardassimo.
ARTE
Un giorno partito come gli altri. Entra in laboratorio uno dei più importanti esponenti del mondo artistico contemporaneo, una celebrità a livello internazionale. L’arrivo, seppur inatteso, risponde a un nostro invito, e l’invito nasce da un desiderio: sorpresi dalla sintonia che ci lega al personaggio, vorremmo un suo parere sul prototipo del tavolo che stiamo mettendo a punto.
Quando lo individua tra gli oggetti che popolano il locale, lo indica con un dito e un impercettibile cenno del capo, poi chiede: “È questo?”.
“Si, è lui!”.
CONNESSIONI
Se penso alle coincidenze che hanno accompagnato il progetto, la realizzazione e la storia di questo tavolo, mi pongo molte domande. Mi sento assediato da uno sciame di dubbi che mi sforzo di tenere compressi in un mix di istinto, percezione, arditi collegamenti e ostinato raziocinio.